Da ciò risulta evidente la necessità di ogni uomo di ottimizzare le proprie performances al fine di essere sempre più pronto e valido nelle continue prove proposte. In questo bisogno, il soggetto non trova utili aiuti nella medicina occidentale e quindi cerca rifugio nelle medicine orientali, valide ma, a volte, esercitate, in occidente, da persone non qualificate.
Questa ricerca del mondo medico orientale nasce dall’approccio olistico del paziente mantenuto da queste branche. Il medico si interessa del paziente nella sua globalità, tralasciando inizialmente il sintomo che ha portato questo alla consultazione medica. Inoltre, il medico orientale si preoccupa, da sempre, più di mantenere la salute che di curare la patologia. Quest’approccio è quello che manca alla moderna medicina occidentale.
Infatti, la veloce crescita scientifica e tecnologica del mondo occidentale ha portato alla necessità, da parte del medico, per mantenersi aggiornato, di restringere il suo campo operativo in un’esasperata specializzazione che ha portato prima alla specializzazione di branca, poi a quella di organo ed infine a quella della singola patologia.
Si è perso, quindi, l’approccio del medico verso l’insieme psicofisico del paziente. Quest’ultimo non rappresenta più una persona, ma un caso clinico spersonalizzato di tutte le emotività umane. Da ciò l’allontanamento del paziente nei confronti del medico, visto oggi, non più come figura di riferimento ma come possibile soluzione di un malessere.
La Medicina Fisiologica si inserisce in questo vuoto culturale formando un medico che più che interessarsi di patologia si interessi di fisiologia.
La fisiologia rappresenta lo studio dei vari meccanismi che controllano le funzioni del nostro corpo: una branca medica che non può presentare l’esasperato e velocissimo sviluppo che ha caratterizzato la patologia medica e la terapia. Il nostro corpo è lo stesso da migliaia di anni e lo sviluppo scientifico può interessarlo solo nella sempre maggior comprensione delle regole che lo governano e che consentono il giusto svolgimento delle funzioni dello stesso.
Quindi il medico fisiologo si può mantenere aggiornato sugli sviluppi scientifici di tutta la fisiologia e può trovare gli schemi operativi utili ad ottimizzare le funzioni del paziente e quindi il suo benessere. Si crea così una nuova figura di medico. Un medico che più di curare la malattia, supporti il benessere. Un medico che approccia il paziente nella sua interezza psicofisica analizzando gli errori comportamentali e di igiene di vita che alterano i sistemi fisiologici. Un medico che svolge verso il paziente un opera di educatore più che di terapeuta. Un medico che aiuti ogni suo paziente a vivere bene, al massimo delle sue possibilità, consentendo, attraverso l’ottimizzazione della fisiologia, di allontanare la comparsa della patologia.
La Medicina Fisiologica diviene, quindi, la branca della salute con l’importante ruolo sociale di migliorare, non la durata della vita, ma la qualità di questa.
Un importante ruolo sociale perché questa operatività può consentire la trasformazione di una fascia di popolazione in continuo aumento: quella degli anziani. L’anziano, oggi, è visto nella società economica come un peso, come un malato, inabile nel lavoro e quindi non produttivo, come una continua fonte di spesa che grava, in modo sempre più importante, sulla produttività economica del giovane, costretto a devolvere parte della sua ricchezza a favore del mantenimento del vecchio.Tutto questo può e deve essere trasformato.
La Medicina Fisiologica, attraverso la rieducazione comportamentale e l’ottimizzazione dei sistemi di vita, permette a ciascuno di noi di raggiungere un’età avanzata nel pieno delle sue capacità psicofisiche e, quindi, non incapace di lavorare e di produrre, ma, in rapporto alle proprie possibilità, ancora valido per se e per gli altri.
La Medicina Fisiologica nasce per naturale evoluzione della medicina estetica. Quest’ultima da molti anni ha spostato il suo interesse operativo da quello iniziale di correzione degli inestetismi a quello più importante di prevenzione della comparsa di questi. Infatti il medico estetico da tempo si è accorto che la reale soluzione del problema estetico non veniva dalla sua operatività bensì dalla corretta gestione che il paziente faceva nei confronti del suo corpo.
Un obesità si sconfiggeva non mettendo il paziente a dieta, ma rieducandolo ad una giusta alimentazione. Le rughe scomparivano non con i fillers usati dal medico ma regolando l’esposizione della cute ai raggi solari. La cellulite spariva non per i trattamenti mesoterapici, ma perché la paziente attivava, con il movimento, la circolazione degli arti inferiori.
La medicina estetica diviene così una medicina di prevenzione ed, ovviamente, riconosce, nel tempo, il suo spazio operativo maggiore nella prevenzione dell’invecchiamento generale.
Maurizio Ceccarelli inizia a parlare di Medicina Fisiologica nei primi anni ’90 cercando di far comprendere ai non addetti ai lavori che la medicina estetica rappresentava, appunto, non una medicina della bellezza ma una medicina della salute. Affianca, quindi, alla parola medicina “la scienza che si interessa di mantenere il corpo in salute“, l’appellativo fisiologica che indica “la corretta funzione degli organi e degli apparati“ necessaria per ottenere la salute del corpo.
Non dimenticando, però, che fisiologico deriva dal greco physis e cioè l’apparire del corpo: questo non per motivare gli interventi di restituzione e correzione estetica propri anche della medicina fisiologica, ma perché una scienza recente, la psico-neuro-endocrino-immunologia, ci dice che aiutare un paziente a vivere meglio con la sua immagine corporea, aiuta il suo equilibrio psichico portando ad una ottimizzazione le funzioni sia nervose, che endocrine, che immunitarie del corpo.
Maurizio Ceccarelli raccoglie, nel 1992, i concetti scientifici della medicina fisiologica nel testo Invecchiamento Generale e Medicina Estetica.
Nel 1996, Maurizio Ceccarelli, chiamato come consulente scientifico nel Principato di Montecarlo, compila il primo protocollo pratico di Medicina Fisiologica con l’elaborazione del T.I.R.P. (Trattamento Individuale di Rinvigorimento Psico-Fisico) per le Thermes Marines. Il T.I.R.P. viene registrato tramite Envelope Solau n° MC0111020996 nello stesso anno.
Il consolidamento scientifico della Medicina Fisiologica porta Ceccarelli, nel 1998, alla fondazione dell’AE.PHY.MED.CENTRE (International Centre for Study and Research in Aesthetic and Physiological Medicine) un gruppo scientifico internazionale che opera per la formazione e la ricerca nel settore della medicina estetica e fisiologica.
Il Centro inizia la sua operatività con una convenzione con il C.I.M.S. (Centro Interdipartimentale Malattie Sociali) dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; procede poi in maniera autonoma allargando i concetti scientifici della medicina fisiologica in italia, in Europa ed in Sud America.
Dopo questa diffusione, la Medicina Fisiologica riceve, per l’importanza sociale dei suoi contenuti, degli importanti riconoscimenti.Nel 1994, l’allora Ministro della Famiglia, on. Antonio Guidi, rilevando nell’attuazione dei contenuti del testo la possibilità di ottenere una fascia di popolazione, l’anziana, non quale carico sociale ma gruppo produttivo sul piano economico, propone Maurizio Ceccarelli al titolo di Commendatore della Repubblica Italiana. Per le stesse motivazioni il testo riceve il Premio Ignazio Ciaia nel 1995. Nel 2002, infine, Maurizio Ceccarelli riceve la Medaglia d'Argento del Presidente della Repubblica Italiana, per meriti scientifici nell'ambito del Congresso Mondiale di Medicina Fisiologica di Roma.
A seguito di alcune lezioni di medicina fisiologica tenute, da Ceccarelli, in Spagna sia presso l’Università degli Studi di Madrid, sia presso l’Università degli Studi di Barcellona, Victor Garcia, Presidente della Società Spagnola di Medicina e Chirurgia Cosmetica, propone la creazione di un marchio di qualità (Life Quality Medical Centers) da attribuire ai centri medici che operano nel settore della medicina fisiologica rispettando i protocolli clinici derivati dal T.I.R.P. e raccolti, oggi nel Life Quality Medical Program.
Il marchio viene registrato dall’AE.PHY.MED.CENTRE per l’Europa e proposto alla South American Accademy of Cosmetic Surgery per il Sud America.
Si organizzano i Corsi di Formazione in Medicina Fisiologica per l’apprendimento del Life Quality Medical Program e l’acquisizione del marchio Life Quality Medical Centers e l’AE.PHY.MED.CENTRE (2002) dedica il 3rd Adjournment Day, incontro annuale di formazione e dibattito, alla Medicina Fisiologica: la medicina estetica del terzo millennio.
Da quanto esposto, oggi la Medicina Fisiologica rappresenta una medicina internistica che si interessa, oltre che di patologia, soprattutto di fisiologia.
Il paziente che accede alla Consultazione Fisiologica viene visitato secondo gli schemi classici della medicina interna ma, una volta esclusa la presenza di patologie, non viene abbandonato: la visita continua con una serie di valutazioni e di misurazioni necessarie a comprendere il livello di funzione dei vari organi ed apparati. Alla fine della visita si esprime un consuntivo sul livello di star bene del paziente.
Sulla base di questi risultati e di un’articolata anamnesi fisiologica si riprogrammano i comportamenti del paziente sul piano
- alimentare,
- motorio,
- cosmetico,
- psicologico,
- comportamentale,
- restituzione
- correzione
Ancora oggi, accedono alla Consultazione Fisiologica pazienti di livello medio alto: manager, professionisti, personaggi dello spettacolo. Questo non vuol dire che il benessere sia prerogativa per pochi, ma che l’esigenza di ottimizzare le proprie performances è ancora sentita e, forse, conosciuta da un target di persone molto attente a tutte le possibili novità utili per migliorare la propria persona.
In realtà la Medicina Fisiologica è una medicina di facile accesso per ogni classe sociale: infatti è una medicina di poco costo. Tolto il costo della visita medica non prevede dispendiosi trattamenti ma semplicemente una rieducazione comportamentale che non presenta costi. E’ quindi possibile per tutti affrontare una consultazione fisiologica e, seguendo le direttive del medico, ottimizzare il proprio stato di salute.
Maurizio Ceccarelli – Direttore Ae.Phy.Med.Centre